Passo decisivo di Cassa Depositi e Prestiti per l’operatività di Patrimonio Rilancio, la misura prevista dal Decreto Rilancio e indirizzata al rafforzamento patrimoniale delle imprese medio-grandi che hanno subito impatti economici a causa della pandemia. Lo strumento, straordinario e a carattere temporaneo, dovrebbe arrivare a 40 miliardi di euro con interventi di equity e semi-equity e sarà alimentato da risorse del Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito dalla spa guidata da Fabrizio Palermo con l’obiettivo di sostenere il sistema economico-produttivo italiano. Nel target di Patrimonio Rilancio, innanzitutto le aziende del manifatturiero e del commercio all’ingrosso e al dettaglio.
Il board di Cassa Depositi e Prestiti ha approvato la proposta di costituzione di Patrimonio Rilancio, che sarà sottoposta alla delibera dell’Assemblea degli Azionisti convocata per il 26 e 27 maggio 2021.
Lo strumento verrà gestito nell’ambito di un patrimonio destinato del tutto autonomo e separato da quello di CDP.
Con le delibere di oggi, Patrimonio Rilancio si avvia pertanto a diventare operativo, essendo già entrati in vigore il Decreto ministeriale del MEF, che ha previsto il primo apporto al Patrimonio per un controvalore di 3 miliardi di euro, e il precedente Decreto ministeriale, che ha definito i requisiti di accesso, le condizioni, i criteri e le modalità degli interventi.
L’iniziativa è rivolta alle imprese italiane con fatturato superiore a 50 milioni di euro, che potranno rafforzare la propria struttura patrimoniale grazie a un’ampia serie di interventi, quali strumenti ibridi di patrimonializzazione e aumenti di capitale.